07.08.2017     Cornelia Izbasa

Deutschland, über alles

Germania, inainte de toate„Deutschland, über alles“ ist ein deutsches patriotisches Lied, das von dem nationalsozialistischen Regime beeinträchtigt wurde und das mit einer Zeit trauriger Erinnerung verbunden werden könnte. Ich benutze es in einen Hauch von Sarkasmus als Titel dieses Artikels und sonst nichts. Eigentlich vermittelt diese Formel sehr deutlich die konservative und vorsichtige Haltung des deutschen Investors in dem rumänischen Immobilienbereich.

Ich habe mich mehrmals gefragt, weshalb die Anzahl der deutschen Investitionen in der Landwirtschaft und in der Bauindustrie in dem Banat und allgemein in Rumänien so gering ist. Meine Ergebnisse finden Sie hier vollmundig und schlicht erklärt. Und warum deutsche Investitionen? Vielleicht wegen der Wirtschaftskraft, die ich über dem Horizont Rauch abgeben sah, oder vielleicht, weil Zehntausende von ethnischen Deutschen, die in den 80er und 90er Jahren das Land verlassen haben. Wenigstens deshalb! Citeste continuarea Deutschland, über alles

19.06.2017     Ezariu Nicoleta

Italia e bella, ma piu bella è Romania (II)

Se nel precedente articolo analizziamo le ragioni per il grande numero  di investimenti italiani e la considerevole  crescita di investitori italiani in Romania, in questo articolo scrivero gli effetti di questo fenomeno. Non pensate mai che voglia fare delle scuse di apologia capitale nazionale all’ investimento rumeno i quali non riescono a tenere il passo con gli stranieri, danneggiare l’integrazione europea o il proprio governo.

A proposito di capitalisti di transizione rumeni ho scritto con un altra occasione e non ho cambiato molto i miei pensieri. Sto andando di analizzare solo quali sono state le conseguenze dell’ aquisizione di migliaia di ettari di terreno coltivabile, migliaia di appartamenti nelle zone storiche delle grandi citta o degli spazi comerciali bene posizionati, etc per gli investitori dal’ Italia.

Una delle idee e per non dimenticare dove e situata Italia in scale economice mondiale, in confronto  a noi o no. Italia e la quarta economia mondiale, terza del zona euro  e tra le prime del mondo. E là da tanto tempo. Avendo una economia capitalista e una alta competitivita continua da secoli, si tratta di una nazione sviluppata di oltre 60 milioni di produttori e consumanti. Arrivando in Romania e trovando condizioni vantaggiose  hanno pinvestito in nuove tecnologie,  esempio in agricoltura, si e sviluppata e adeguata hai tempi  portando lo sviluppo dell’economia locale, attraraendo nuovi capitali e forza  lavoro.Gli agricoltori italiani hanno portato nuove culture e diverse, ad esempio grano duro  per produre la pasta,  nuove specie di verdure,  piante da frutto. Oltre a grandi aziende agricole sono arrivati produttori agricoli della peninsola e nuove tecniche. E nato un nuovo regime di capitalizzazione negli affari, questo molto importante.  Non voglio fare un confronto con le ferme su cui hanno posto attenzione gli  investitori rumeni, perche al fine non trarranno nessun vantagio per loro.

Ma rendersi conto che e necessari essere onesti e dire che gli italiani hanno introdotto nuove abitudini in affari che non sono ortodosse.

Ci sono alcune situazioni  in quale si approfita perche le autorita locali non hanno esperienza, investitori hanno cercato  di approfittarne  per fraudare gli leggi rumene per  il trasferimento non transparente o di acquisizioni poco trasparenti. Perche non sia anche l’economia della Romania con zone oscure di grigio o nero, al fine si puo profitarne o  no?

Se faciamo un confronto con gli investitori rumeni in questo capitolo, non siamo  in  vantaggio. Invece credo che i tedeschi o gli americani sarebbero stati i primi in  equita e correttezza nel commercio.  Di questa teoria esistono delle condizioni storiche.

Alla fine di questa analisi, non so se chiederci cosa succedera se invece di migliaia di investitori italiani in Romania occidentale fossero arrivati investitori  dalla Germania o dall’America.

Con certezza le  cose sarebbero state diverse,  ma  questo punto non e semnificativo.

 

19.06.2017     Ezariu Nicoleta

Italia e bella, ma piu bella è Romania

Per chi abita e lavora o ha diversi affari in area Ovest della Romania e apparente e un eterno sogetto di interogazione, per quale motivo   molti   italiani che qui vivono, lavorono e hanno interessi  in investimenti  immobiliari.

In Timisoara abitano permanente un numero in crescita di circa 10.000  italieni e occasionalmente di piu. Di questi una parte sono studenti in medicina, altri sono pensionati che preferiscono  spendere i soldi occidentalli in un modo efficiente, ma la maggioranza sono  investitori i quali hanno fatto investimenti in agricoltura o in domenio immobiliare.

In diverse regione come Timis,Caras- Severin o Arad, ma anche in Bihor, Cluj e Oltenia. Le  societa di italieni hanno aquistato centinaia di ettari, ma anche in affitto centinaia di migliaia di ettari per l’agricoltura avanzata.  Oltre a tutto questo non contiamo i numerosi appartamenti situati in posizioni centrali e zone storiche di importanti città, oltre a ristoranti e caffe.

Quali  sono le ragioni che hanno portato molti italieni  in numero considerevole invece di attesi    investitori tedeschi,  americani in periodo post rivoluzione?

Probabilmente  una delle risposte simile alla domanda-  motivo per cui centinaia di migliaia di rumeni hanno scelto l’Italia e non la Germania per trovare un posto di lavoro, nonostante le opportunita piu svantaggiose e stipendi piu bassi? Naturalmente si parla di “compatibilita”, dal  legamo speciale tra cultura e lingua, di quella proiezione etnico-linguistica  con una mentalita  dacio-romana, di quel “soft power” il quale l’Italia ha sempre esercitato in questo paese. Nello stesso modo in cui questa compatibilita ha portato migliaia di rumeni in Italia hanno portato anche migliaia di italiani in Romania.

Ma si parla anche di qualcos’altro.

Italieni sono persone intraprendenti. Non so quali condizioni culturali, forse militarismo imperiale romano, forse gli condizioni economice difficile  dal epoca moderna  dopo l’ unificazione dell l’Italia, o forse altri motivi, hanno portato gli italiani a possedere un grado di corragio in piu nei confronti di altri populi. Questo corragio ha portato qui dove divennero pioneri e investitori immobiliari nel momento in cui altri stavano per fare analisi  teoriche di questa possibilita.  Certo che si, quando tedeschi o americani ingaggiavano consulenti per fare esplorazione diplomatiche in giungla del immobili romena, gli  italieni erano gia operativi nell ‘ investire nella stessa.

Dopo un tempo, l’Italia ha beneficiato di soldi “con diverse sfumature di grigio “da investire all’estero o forse per essere fuori dal paese. Una delle caratteristiche tradizionali della vita economica in Italia e una consistente economia non dichiarata.  Ricordiamo la seriale “ La Piovra “ o grigio. L’investimento in est, della  Romania e stata una delle destinazione, che alla fine si è dimostrata essere una buona opportunita in questo senso.  Forse i tedeschi o americani hanno bisogno di supporto banchario per aver  le possibilita economiche ufficiali e  fondi di investimento,   mentre gli italieni hanno avuto disponibilita da fonti alternative.

Alla fine si puo parlare dall’altro aspetto  economico della societa  Italiana in un modo generale. Una vita famigliare piu intensa. Economia dell’Germania o quella Americana  si basa su aziende grandi o molto grandi, specializzate o multinazionali, con un stretto legame tra  banche e fondi di investimento, con conduzione burocratica prudente e complicata.  Nello stesso tempo, in un modo metaforico si puo parlare di una spina dorsale  economica italiana,  gestita da famiglie e imprese  relativamente indipendenti e flessibili da grandi gruppi  di grandi  capitali economici. Le piccole dimensioni, la alta flessibilita e l’ independenza delle aziende le hanno portate qui per sviluppare nuove attivita e investire in ristouranti o caffe.

Secondo me,questo e un motivo, per cui e in crescita il numero di investitori  o di investimento di italiani in Romania. E certo che  esistono  anche delle conseguenze, ma di queste  vorrei scrivere con prossima occasione.

27.06.2015     Florin Dumitrescu

Bardeau’s Empire: an Austrian landgrabber

During the 10 day ARC2020 Speakers Tour on Landgrabbing, taking place from 21 – 30 April, two experts on the topic from Romania will visit cities around Europe to raise awareness of the social and environmental impact that large scale land aquisitions is having in their country. On 24 April they were in , where they were able to highlight a specific case of an Austrian landgrabbers: Bardeau Holding.

Bardeau Holding is a group of companies owned by the 56 year old Austrian count – Andreas von Bardeau. The company operates in the western regions of Romania, focusing on crops as well as livestock. According to the group’s  website, Bardeau holds 21,000 ha of arable land in Romania: owning 12,000 ha, and leasing 5,800 ha to the Romanian Agency of State Domains and another 3,000 ha to private smallholders. Bardeau also owns the oldest rice farm in Romania and is very involved in the lumber business, owning thousands of hectares of forests in Romania. In 2012, Bardeau Holding Romania had over 500 court cases open.

Count Bardeau’s interest in Romanian farmland grew after a German forum in Timisoara in 1999, which included a visit to the rural landscape of the Banat region. He quickly realized that Romania has a lot to offer in terms of agriculture, and decided to invest – often with the help of the Austrian ambassador in Romania, an old family friend.

Keeping his eye on the EU subsidies, Bardeau was a strong supporter of Romanian integration in the European Union and used all his high-ranked relations to politically support Romania in the race for adherence. At the time when the European Commission delegation was led by Jonathan Schelee, when visiting the Banat region, Mr Scheele was a regular guest of the count. In 2005, Bardeau was invited to become an officer with the National Order of Merit by the Romanian Ambassador in Vienna.

In 2000 the Austrian count established SC Bardeau Holding Romania SRL, with headquarters in Timisoara, and started large-scale land acquisitions, offering ridiculously low prices to the owners of the land, local small farmers. In time, the group registered more and more companies, all huge profit makers. In just a few years the count became one of the most influential farmers in Romania. Another key factor in the holding’s swift development was European funds for agriculture, successfully attracting tens of millions of euros through the EU’s SAPARD program.

Bardeau’s success in Romania drew other Austrian compatriots, such AMB Agro Company, together grabbing tens of thousands of hectares of Romanian land. Bardeau Holding created an entire network in the country, his scouts identifying any large surface of arable or forest land in Romania.  Greed pushed Andre Bardeau to also develop huge industrial animal farms, industrial crop production and wood exploitation, along with consultancy services in agricultural investments and mass media.

In 2007 Bardeau discovered through his scouts, that Arges County has a lot of excellent quality lumber in its forests. Profiting from their huge reputation, the Holding teamed up with fellow Count Eszterhazy, creating SC Esterhazy Bardeau Silvicultura SRL (company presentation document here) and began large-scale acquisition of forest properties and alpine pastures.  He could later develop tourist stations or renewable energy systems such as wind turbines.

Bardeau payed 2000-2500 euro/ha of forest, although a hectare of spruce is worth 15000-20000 euros, if it is at least 100 years old, not counting the cost of the land. Following huge destruction and various fraud cases signaled by a  regional NGO, the local authorities decided that ”after one year that these woods were ruthlessly devastated by these barbarians, the forests will be reintroduced into the forest surveillance structures of the state.”

In 2012, Bardeau Holding Romania had over 500 court cases open, all regarding land tabulation benefits and violation of land property rights. The holding used its power to bribe local law magistrates to intervene in these cases. Carmen Obarsanu, a regional lawyer defending the rights of the smallholders stated then: “It seems that Sorin Gherghisan (bribed magistrate) risked everything to give weight to the cases in which peasants from Caras-Severin were deprived of their lands by the Austrian count Andreas von Bardeau”. The National Integrity Agency opened an investigation in the case of this magistrate.

Indeed, the case of Bardeau Holding meets all the criteria for a typical case of landgrabbing: large-scale land acquisitions based on speculation, implementation of an industrial farming model, ignoring its social and environmental impacts and using the influence of personal power, prestige and money to deepen these already huge investments, disregarding the impacts on the local population and rural development.

Acest articol a fost publicat de Attila Szocs  in Agricultural and rural convention. Articolul original poate fi citit aici.

25.05.2013     Florin Dumitrescu

Treaba nemteasca

Un prieten ce conduce o firma de topografie ma invita in birourile lui.

Trebuie sa recunosc ca activitatea asta ma preocupa de destula vreme. M-am tot invartit in jurul ei in repetate randuri. Am asistat clienti cu tranzactii imobiliare importante, am studiat documentatie cadastrala, am facut inregistrari de carte funciara, am redactat tot felul de acte pentru dezmembrari sau comasari de terenuri, ba chiar am participat si la ridicari topografice pe teren, dar nici odata nu am studiat macar si superficial dar in mod coerent activitatea de topografie. Poate ca acum voi avea ocazia.

Firma Pfandl & Mayer e destul de veche pe aceasta piata si desi nu este o firma mare si nu se poate lauda cu masurarea conductei Nabucco, e cunoscuta pentru serviciile de calitate si adoptarea unor tehnologii inovatoare in domeniu. Intre altele sunt si distribuitori exclusivi de software dedicat si instrumente de geodezie.

Probabil ca toate birourile topografilor arata la fel, peretii acoperiti cu harti,Temesburgul austriac la loc de cinste, instrumente ciudate pe rafturi, imprimante gigantice si mormane de hartie cu desene colorate in suluri rasfirate peste tot.

Ceea ce ne diferentiaza de ceilalti sunt softurile speciale pe care le utilizam, imi spune Alin Pfandl, directorul firmei. Datele de pe teren sunt convertite in baze de date si totodata pozitionate pe hartile digitale. Nimic nou poate, dar daca iti voi spune ca bazele de date sunt compatibile cu un excell clasic iar hartile pot fi vizualizate pe Google Earth vei intelege diferenta intre softurile greoaie pe care le utilizeaza cei mai multi si ceea ce avem noi. Chestiile astea ne plaseaza pe picior de egalitate cu o firma similara din Austria sau Statele Unite. Este suficient pentru client  sa detina un soft de tip excell si sa isi descarce Google Earth si va putea sa urmareasca in timp real cum ii masuram, impartim sau alipim terenurile, pe unde vor trece drumurile, ce a vandut sau cumparat astazi si asa mai departe. Poate in acelasi timp sa ne trimita instructiuni in orice moment. Lucrurile au mers departe cu tehnologia asta si asiguram o transparenta totala.

Apoi am vazut ca asa stau lucrurile. Am vazut hartile unor proprietati cu analize facute la minut dupa proprietari sau categoria de folosinta a terenurilor. Poate lipsa mea de experienta faca ca lucrurile sa para mai spectaculoase decat sunt ele in realitate, dar imi amintesc de nenumaratele vizite la APIA cu dosarele pentru subventii in agricultura ale unor clienti si stangacia cu care functionarii manuiau hartile digitale cumparate cu bani grei prin achizitii publice  “ harti vechi din 2007” in care loturile de teren se suprapuneau fara explicatii cu luciul de apa al vreunei balti mai mari.

Deci da, e spectaculos si ii recomand!  

14.04.2012     Florin Dumitrescu

More Real Estate… moare de bine

Prima data am citit articole despre ei in avion… Timisoara-Bucuresti, normal. Sincer imi parea un cult al personalitatii balcanic in toata regula, fotografia mare, textul integral in limba engleza, atitudine superioara… ma simteam mic in avionul acela.  Am citit apoi alte articole la fel de pompoase, More Real Estate consiliaza imobiliar bancile, More Real Estate creaza un indice imobiliar… bai, da’ sunt tari. Dar nu am vazut in rarele mele drumuri la Bucuresti banere cu More Real Estate, nu am citit articole despre operatiuni punctuale de mare anvergura gestionate de ei, cum de?

More Real Estate este o agentie imobiliara mare, si asta fara doar si poate. Dar este o firma balcanica in toata regula si functioneaza ca atare. More Real Estate a fost o companie infiintata in 2006 si lichidata de asociati in 2009 dupa ce a avut pierderi de 2830 de lei si… 1 angajat. More functioneaza astazi sub numele legal de Noisis Real Estate SRL dupa ce si-a schimbat numele si a functionat in paralel sub alte entitati juridice dealungul timpului, din motive fiscale probabil, sper doar din motive fiscale. In afara de cultul personalitatii lui Ilias Papagiorgiadis nu mai stim nimic despre compania asta, despre felul in care functioneaza, activitatea concreta desfasurata, succesele inregistrate, etc.

In momentul de fata inregistreaza un usor demaraj spre… energie verde, fara rezultate remarcabile pana in prezent, de’ e criza in imobiliare. Opaca si schimbatoare… precum ii sade bine unui broker imobiliar din Balcani. Cultura e puternica doar…

15.10.2011     Florin Dumitrescu

Horotan, insula de sub vant

Dau o cautare dupa „imobiliare Timisoara” pe „goagal” intr-un research pentru un nou post si dau de Horotan Imobiliare pe primul loc. Imi amintesc ca am mai scris despre ei, laudativ la acel moment si ca am promis sa revin pentru comparatie. Deci am subiect de studiu…

Dar sunt dezamagit de data asta. Pornisera in forta cu un site interesant si un blog bine intretinut. Abordare interesanta in cenusiul pietei imobiliare locale.

Site-ul arata bine in continuare si se incarca cu oferte la vanzare si inchiriere. Blogul are articole noi. Dar agentul imobiliar este intotdeauna acelasi, ghiciti… Horotan. Nu gasesc o pagina de prezentare a firmei si nici un portofoliu. Nu tu harti sau elemente de interactivitate. Daca trec pe offline si ma concentrez putin constat ca orasul e plin de bannere ale lui Hitch & Mosher si cam atat, deci fara Horotan.

Se misca greu baietii… bugetul e subtire probabil si nici vant dinspre piata nu sufla prea tare. Ma astept sa abandoneze si ei…

10.10.2010     Florin Dumitrescu

BCR virtual

Am initiat o cautare pe internet dupa ceva stiri juridice imobiliare si am dat de portalul bcrimobiliare.ro “primul portal din Romania administrat de o banca” dupa cum pompos se prezinta. Site-ul prezinta oferte imobiliare, destul de numeroase de altfel, proiecte rezidentiale – adevarat ca doar in Bucuresti si informatii pertinente despre creditele ipotecare sau asigurarea locuintei.

Imi pare un proiect de marketing bunicel cu un continut relevant si cu toate ca nu functioneaza chiar perfect si se misca greoi este de apreciat efortul celor de la BCR. Fara sa fie inovator este cel putin aparte.

De altfel am observant pe cei de la BCR cum se misca bine si cu instrumentul “credite on-line” care sunt “aproape” credite on-line.

Dar ce imi place cel mai mult este ca BCR si-a deschis o sucursala in Second Life. Dupa cunostinta mea acesta este un proiect unic in mediul bancar romanesc si il salut. Aici “BCR iti sustine orice investitie imobiliara”.

Deci poate ca BCR este cea mai mare banca din Romania nu doar dupa valoarea activelor detinute ci si dupa prezenta pe internet.

Revista Ta de Educatie in Imobiliare si Constructii


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Florin Dumitrescu Linked In

Eu sunt Florin Dumitrescu si cred ca am o mare doza de naivitate si idealism. Idealism si naivitate. Desi pare o prezentare tinuta la Asociatia Idealistilor Anonimi, de fapt nu e decat o justificare, poate neverosimila a crearii acestei reviste. Da. Am creat aceasta revista in speranta naiva de a indrepta lucrurile (care trebuie sa recunoastem, nu merg foarte bine) in afacerile imobiliare.

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